Incubatrici per uova di fasmidi

Una volta deposte, le uova possono o essere lasciate dove sono oppure spostate in incubatrici per uova.
La scelta se lasciarle dove deposte o spostarle dipende dal tipo di fasmide che ha deposto le uova, dalle condizioni del terrario in cui sono state desposte, e soprattutto dalla decisione su come si vuole conservare il terrario nei mesi dell’incubazione delle uova.
Le uova necessitano di una certa temperatura e umidita’ possibilmente costanti per un certo numero di mesi, pertanto bisogna garantire loro queste condizioni, in aggiunta ad un ambiente pulito che non permetta l’insorgenza di muffe.

In generale, per le specie di fasmidi che depongono le uova in un substrato, qualora il terrario venga lasciato inalterato anche dopo la morte degli adulti, e’ possibile lasciare le uova dove sono state deposte.
Invece, per le specie di fasmidi che gettano le uova nel terrario, e’ consigliabile di raccoglierle e conservarle in una incubatrice adatta allo scopo.

I consigli generali sono di tenere le uova ad una temperatura costante sui 23 gradi, con un’umidita’ costante intorno al 60-70%, in un ambiente abbastanza aerato in modo che non insorgano muffe, terribili nemiche delle uova.

Molti allevatori ottengono eccellenti risultati usando incubatrici molto semplici composte da un bicchiere di plastica, un po’ di cotone idrofilo umido e pulito sul fondo, un tappo di plastica a testa in giu’ contenente le uova sopra il cotone, e un tappo con buchi per l’aerazione.
Personalmente noi usiamo diversi tipi di incubatrici, dipendenti dalle specie che hanno deposto le uova.


Tipo T1 - Scottex umido con uova

Questo tipo di incubatrice la utilizziamo per uova di Diapherodes gigantea e Periphetes forcipatus.


E’ formata da un contenitore di plastica trasparente (puo’ andare bene una vaschetta del gelato, o qualcosa di piu’ piccolo) sul fondo del quale viene messo uno scottex che dovra’ rimanere sempre umido, ma non grondante acqua. Sopra lo scottex verranno adagiate le uova, possibilmente facendo in modo che non siano le une sopra le altre, ma ben distribuite. Il tutto viene coperto da una zanzariera bloccata da un elastico; questo permette aerazione delle uova e di vedere facilmente quando si schiuderanno.



E’ importante cambiare lo scottex quando comincia a diventare marroncino o giallognolo.



Si puo’ spruzzare sulle uova e sullo scottex direttamente, stando attenti pero’ a non usare acqua particolarmente calcarea.


Tipo T2 - Vermiculite/perlite umida con uova

Questo tipo di incubatrice la utilizziamo per uova di Extatosoma tiaratum.
Viene costruita e mantenuta esattamente come il tipo T1, con la differenza che al posto dello scottex si usa o vermiculite oppure perlite, due substrati sterili che non fanno formare muffe.



E’ consigliabile usare perlite per uova scure e vermiculite per uova chiare, semplicemente per riuscire a distinguere a colpo d’occhio le uova dal substrato.


Tipo T3 - Cotone umido con tappo e uova

Questo tipo di incubatrice la utilizziamo per uova di Phyllium e di Phaenopharos khaoyaiensis.
Per realizzarla si puo’ utilizzare o un bicchiera di plastica trasparente oppure una bottiglietta da mezzo litro di acqua trasparente a cui viene tagliato il collo. Si immette sul fondo cotone idrofilo per 2 dita di spessore, lo si inumidisce, e si posiziona sopra un tappo di plastica su cui verranno messe le uova.


Come coperchio si puo’ utilizzare una zanzariera bloccata da elastico. Anche in questo caso si puo’ spruzzare sulle uova e sullo scottex direttamente, stando attenti pero’ a non usare acqua particolarmente calcarea.



Occorre cambiare il cotone quando inizia a scurirsi.


Tipo T4 - Perlite umida con zanzariera sospesa

Questo tipo di incubatrice la utilizziamo per uova di Achrioptera fallax e Phasma gigas.
E’ particolarmente adatta ad uova di fasmidi a nostro avviso “problematici” e finora ci ha regalato una percentuale di schiusa molto alta.



L’idea e’ quella di avere le uova sospese tramite una zanzariera sopra un substrato umido e privo di muffe, in cui sia eccellente l’aerazione ma l’umidita’ non scenda troppo.



Per realizzarla abbiamo preso un tappo di “campana” di CD o DVD vergini, ovvero un cilindro trasparente lungo circa 20 centimetri e tappato sul fondo; questo contenitore e’ stato riempito per un terzo di perlite, che viene sempre tenuta umida tramite abbondanti nebulizzazioni. Sopra lo strato di perlite abbiamo sistemato un altro cilindro di 8 cm di diametro e alto 2 cm, su cui abbiamo posto un “tetto” di zanzariera e, sopra di questo, le uova.



Il tutto e’ stato ricoperto con zanzariera bloccata da un elastico.


Incubatrice uova T4 Incubatrice uova T4


Tipo T0 - Uova nel terrario

Lasciamo nel terrario le uova di Eurycantha calcarata e di Aretaon asperrimus.